Gli Arowave aprono mercoledì 10 aprile la rassegna “Ai Confini ed Oltre” con quattro live alla Sala Conferenze della Fondazione Caritro di Rovereto

Nel 2024 il festival “Ai Confini ed Oltre” si allarga nella primavera con una rassegna a Rovereto grazie, oltre al contributo della Fondazione Caritro, ad un bando vinto per Nuovo IMAIE, l’associazione nazionale che tutela i diritti degli esecutori.
Il tema del bando e della rassegna è “nuove produzioni discografiche dal vivo”, dove viene donato uno spazio particolare a musicisti under 35 (otto su quindici), offrendo diverse prospettive della musica improvvisata, dal jazz mainstream alle sue contaminazioni con il prog e con la musica scandinava, fino alla musica elettronica miscelata con strumenti acustici.
Entrata ai concerti gratuita con prenotazione obbligatorio del posto a info@sonataislands.com
10 aprile Sala Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto – ore 20.45
Arowave
Emilio Galante flauto / Stefano Greco aka Fana electronics & samples / Stefano De Felici VJ
Il duo dall’organico ingannevolmente fragile costruito sul suono apollineo del flauto trasfigura l’esile strumento monodico in un’estasi dionisiaca, monumentale e inaudita. Fana rilegge con vertiginoso live electronics i lavori scritti nell’ultimo trentennio da Galante per flauti acustici mentre Galante reinventa con l’improvvisazione i lavori elettronici di Fana. I due musicisti si sono conosciuti collaborando in un progetto di Sonata islands, QBB, Quasar Burning Bright.
Il concerto viene emozionalmente amplificato dalle improvvisazioni visuali di Stefano De Felici, che immergono la audience una esperienza multimediale. Il lavoro Lightline è uscito il 16 novembre per la milanese New Model Label.
17 aprile Sala Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto – ore 20.45
MaNiDa- Foresìa
Martina Effy Bergonzoni voce, Niccolò Zanella sassofono tenore, Matteo Padoin contrabbasso, Daniele Patton batteria
Foreṡìa è un progetto di brani originali, del quartetto MaNiDa, nati dall’intenzione di rappresentare le emozioni più profonde attraverso sonorità che propongono all’ascoltatore un viaggio di fantasia tra diversi stati d’ animo. L’aspetto musicale è fortemente influenzato da quattro sorgenti: il jazz moderno, la musica classica, il contrappunto e la suite. Questi aspetti, con caratteristiche differenti tra loro, trovano coesione e complicità nelle composizioni, creando sonorità sempre diverse.
Il nome dell’album, Foreṡìa, è tratto da un termine utilizzato in zoologia; esso indica una forma di parassitismo che si osserva in alcuni organismi, i quali si servono di altri organismi per farsi trasportare. A questo concetto, i MaNiDa, nelle loro composizioni, vogliono paragonare l’essere umano, il quale è costretto a vivere in simbiosi con i propri stati emotivi che si servono di esso come i parassiti, a volte convivendoci pacificamente, a volte impadronendosene, facendo del corpo ospitante un burattino.
Foreṡìa è uscito il 5 aprile 2024 per l’etichetta discografica norvegese AMP Music & Records
24 aprile Sala Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto – ore 20.45
Alessandro Bianchini Quartet – 10/5
Alessandro Bianchini vibrafono/ Lorenzo Simoni sax/ Marco Micheli  contrabbasso/ Simone Brilli | batteria
10/5 è il primo album del vibrafonista e compositore Alessandro Bianchini, prodotto da Lorenzo Vella, direttore dell’etichetta discografica romana Birdbox Records in collaborazione con Nightingale Studios, sala di incisione della stessa label. E’ uscito nel novembre 2023,
Il disco è frutto di una ricerca che attraversa un percorso musicale derivante da generi e stili diversi, rispecchiando la formazione di Alessandro Bianchini: dall’accademismo tipico della musica classica per giungere all’improvvisazione, attraverso le sonorità del jazz più tradizionale.
Sono questi gli elementi, potremmo dire ”la cifra”, che hanno caratterizzato in maniera indelebile l’estetica ed il linguaggio musicale del vibrafonista, impreziositi anche da una ricerca costante e minuziosa del dettaglio, che permette di identificare le sue composizioni.
30 aprile Sala Conferenze della Fondazione Caritro, Rovereto- ore 20.45
Marco Centasso Hidden Room
Marco Centasso, contrabbasso/ Alberto Collodel clarinetto basso/ Giovanni Mancuso piano/ Raul Catalano batteria.
La Parco della Musica Records ha pubblicato nel 2022 “Hidden Rooms”, il disco d’esordio del contrabbassista Marco Centasso, tutte composizioni originali che, come il titolo del disco sottolinea, rivelano stanze nascoste, contenuti latenti e inconsci del percorso del musicista e le numerose influenze che ispirano il suo processo compositivo: cinema, fotografia, filosofia, psicanalisi e autori come Oliver Sacks, Donna Haraway, James Bridle. Tra composizione e improvvisazione, jazz e musica contemporanea, suono e immagine, la musica di Marco Centasso è il frutto di un rizoma di suggestioni che attingono da questi interessi, dalle sue esperienze e dalla sua città: Venezia.
Il disco Hidden Rooms oltre ad aver avuto ottime recensioni a livello nazionale tra cui: JAZZIT, Il Manifesto, Mescalina, Il Resto del Carlino ha inserito la figura di Marco Centasso come giovane compositore e contrabbassista tra i primi dieci posti della Top Jazz Nuovi Talenti 2022 della prestigiosa rivista Musica Jazz, classifica pubblicata nel mese di gennaio 2023 della rivista.