Lucia Raffaella Mariani il 1 marzo allo Spazio Off con “Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione”,

Si chiude con “Freevola. Confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione” di e con Lucia Raffaella Mariani la rassegna Officina Poetica 2023/2024 . L’appuntamento è quello di venerdì 1 marzo alle 21 allo Spazio Off (Per ulteriori informazioni: 333 27 53 033 – info@spaziooff.com).

Essere donna è come essere due dentro un corpo. Quella che esiste e quella che si guarda esistere, la sorvegliante e la sorvegliata, il soggetto e l’oggetto di me stessa, non solo degli altri, di me stessa. La voce della sorvegliante sussurra: “Devi piacere a tutti, soprattutto ai maschi etero e coi soldi. Devi essere ammirata, piacevole, piacente. Devi piacere! Stai attenta che ti sorveglio, perché se piacerai agli altri sarai felice. Sii bella, sii simpatica, sii brillante, occupa poco spazio, sorridi, profumati, dalla, o almeno falla annusare, conquista, non ti stancare, conquista! Vedrai che ti ameranno!”. E la sorvegliata non sa se è d’accordo. Sente, come tutti, che vuole essere felice, e amata.

Come si gestisce questo conflitto tra lo sguardo del mondo sul proprio corpo e le bambine che siamo dentro? Tra noi stesse che ci sorvegliamo e le bambine che siamo dentro? È attraverso l’ammirazione che si ottiene l’amore?

Il corpo agisce poi nel mondo il risultato di un conflitto interno costante, e normalizzato dunque: invisibile. È per questo che sembro, e sembriamo – noi ragazze di vent’anni e non solo – Frivole. Questo spettacolo è un urlo generazione per chi vuole essere Freevola.

‘FREEVOLA’ estremizza questo insostenibile bisogno di ammirazione. La signorina Mariani entra sul palco per partecipare a un concorso, sorride a pieni denti, disperata e dice: “Se ho capito bene, il concorso funziona così. Ho un’ora di tempo per farmi amare da voi, per quello che sono”. Parte il timer. Si dà il via ad un gioco aperto con il pubblico, che è chiamato ad essere responsabile dei propri giudizi sulla signorina: può usare un pollice in giù nel caso in cui la signorina non sia di suo gradimento, un pollice in su nel caso lo sia, può lanciare sul palco una rosa trovata sotto la sua sedia se sente un moto d’amore. Dall’altra parte, sul palco, la signorina Mariani, nel tentativo di essere irresistibile e di ricevere tutte le rose che la giuria possiede, si fa sopraffare dalle sue insicurezze e fragilità, e non può fare altro che dare il via ad una confessione tragicomica,  frammentata, poetica sul dovere di piacere.

Lucia Raffaella Mariani (Bari, 1999) vince nel 2018 il premio Hystrio alla vocazione Ugo Ronfani e si forma alla scuola del Teatro Stabile di Torino, dove comincia a lavorare con Valerio Binasco e Gabriele Vacis. Insieme a quest’ultimo e ai suoi ex compagni di Accademia fonda nel 2021 la compagnia teatrale Potenziali Evocati Multimediali. Nel frattempo si avvicina alla scrittura di scena, alla stand-up, alla slam poetry e si dedica alla stesura del suo primo monologo, ‘Freevola – confessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione’, semifinalista al Premio Scenario 2023 e selezione Milano Fringe Festival 2023.